Wedding Tour in Italy - episodio 2

Un meraviglioso viaggio nell’Italia del Wedding, il nostro secondo itinerario: Sanremo / Versilia

Dopo la prima edizione del Wedding Tour in ITALY, anche per questo secondo appuntamento le premesse erano ottime: due affiatati compagni di viaggio ed atmosfere charmant da raccontare!

Sanremo – Versilia il nostro itineriario!

Mauro Adami e la sottoscritta Mara Cirillo alla guida e tanti di voi a ravvivare i nostri racconti con i vostri interventi: amici di sempre, colleghi wedding planner della nostra magnifica Italia, sposi di ieri e sposi di domani!

Per coloro che non avessero potuto partecipare alla diretta live, la potete trovare sul canale IGTV @whitenotesweddingplanner .

Siamo partiti da Sanremo, bouquet di immagini e ricordi per ogni italiano: Sanremo dei fiori, Sanremo della Milano-Sanremo, Sanremo del Festival… Sanremo di una Italia che nel dopoguerra esplodeva e ritrovava la gioia di vivere, una Italia che nel boom economico scopriva nuove icone, mentre la televisione entrava nelle case a bordo di una vespa fischiettando canzoni leggere. Ma anche Sanremo capace di rinnovarsi e di essere ancora oggi riferimento e luogo di grandi eventi pubblici e privati.

Da Sanremo sarebbe stato facile portarsi ad Alassio, invece abbiamo lasciato il mare per presentarvi una realtà inaspettata.

Almablanca di Garlenda è lo specchio dello sguardo con cui Lucia Righi pensa la vita. Non vi sono quindi parole migliori delle sue per introdurvi a questo luogo:

“ALMABLANCA… Dalla terra al cielo… Esistono luoghi alternativi, luoghi in cui il benessere del corpo e della mente viaggiano sinergicamente alla ricerca dell’essenza, della conoscenza, dell’introspezione per far si che questo fantastico viaggio che è la vita possa farci sorridere… E quando il vento sfiorerà i tuoi capelli e quando la natura emanerà i suoi profumi e quando il sole illuminerà il tuo viso e quando l’arcobaleno colorerà i tuoi sogni… allora… capirai.”

Nella mente di Lucia Almablanca si affaccia come progetto esotico: immagini di spiagge bianche caraibiche abbracciate da vegetazioni lussureggianti illuminate da candele e lanterne. Dai Caraibi questa idea inizia ad affondare le sue radici nella sua terra di appartenenza: l’Italia. Eccola quindi realizzarsi nell’entroterra ligure come agriturismo ed azienda agricola: luogo di accoglienza e di condivisione ove trasmettere l’amore ed il rispetto con i quali viene trattata la terra, i suoi frutti e i suoi prodotti.

Un’esperienza di soggiorno, ed ancora di più l’organizzazione del proprio matrimonio, ad Almabianca è occasione per ritrovare il ritmo lento delle stagioni, per vedere come la bellezza della terra e dell’uliveto secolare si trasforma in bontà e benessere e per apprendere con semplicità e facilità la meravigliosa arte della meditazione, raggiungendo una rigenerazione profonda ed uno stato di rilassamento duraturo nel tempo.

 

È tempo di continuare il nostro percorso, che è solo all’inizio ed ha ancora tanto da raccontare. Proseguiamo quindi lungo il litorale che con i suoi pendii scoscesi spinge i borghi colorati a toccare il mare. Terre profumate ricche di tradizioni e di sapori.

 

Incontriamo luoghi che rappresentano la storia di questa regione, come Villa Faraggiana, esempio settecentesco di dimora signorile ligure di villeggiatura. La Villa, voluta da una delle maggiori famiglie genovesi, la famiglia Durazzo, nel ‘700, venne venduta nel 1820 ai nobili liguri Faraggiana che si trasferiranno a Novara intorno alla metà dell'Ottocento. L'ultimo proprietario, Alessandro Faraggiana, discendente diretto della famiglia, nato nel 1876 e morto senza eredi nel 1961, la lasciò in eredità al Comune di Novara.

La Villa, immersa in un maestoso giardino che unisce il modello "all'italiana" con lo sviluppo su terrazze imposto dalla conformazione del territorio, è oggi aperta al pubblico ed agli eventi a significare "il valore della testimonianza del costume di un'epoca".

 

Con Mauro volutamente non ci fermiamo a Genova, scopriremo i suoi vicoli in un altro viaggio, ed ecco di fronte a noi il promontorio di Portofino: di natura, storia ed arte dove non possiamo non fermarci. In Italia tra le location più ambite per i destination wedding da tutto il mondo.

L’appuntamento è in piazzetta, tra le case colorate ben disposte che ci stanno a guardare mentre noi guardiamo loro, con Virginia: portofinese doc e collega wedding planner di Love in Portofino.

Siamo al Bar Morena, da Ugo, io ordino un caffè freddo con la panna, Mauro uno spriz e Virginia un Paciugo : facciamo Paciugo per tre, grazie! Un tavolino pieno di creatività, passione per il proprio lavoro ed entusiasmo.

In Virginia vedo gli occhi illuminarsi nel parlare della sua Portofino…..è bello amare la propria terra, sentire che è parte di te. Sapere chi sei e da dove vieni è importante per “incontrare” pienamente il mondo ed accoglierlo nella propria vita.

 

Alziamo lo sguardo…e siamo subito a Castello Brown.

Scegliere Portofino come location per il proprio matrimonio significa scegliere l’esclusività di uno dei luoghi più belli e conosciuti al mondo: questo storico ed autentico castello è posizionato al centro della baia e domina la mitica “piazzetta”, circondato dalle ville più prestigiose del jet set internazionale.

La terrazza lussureggiante si sporge verticalmente sopra il borgo, come a sorvolarlo in elicottero, e si offre come location unica per eventi di grande prestigio.

Il verde del parco, il blu del mare e le luci della piazzetta del borgo: quando si dice “scenario esclusivo”.

 

Con gli occhi ancora pieni di questa meraviglia ci spostiamo di pochi chilometri e, protetta dalla densa e ricca vegetazione, ecco intravedersi La Cervara.

Imbocchiamo la stradina in salita che conduce all’antico complesso e siamo subito immersi nel suo fascino: il fascino e il mistero del tempo che scorre, sempre diverso eppure sempre uguale, un tempo eterno e trascendente. Il fascino della Cervara è qui, in un equilibrio dinamico tra sacro e profano.

La varietà di ambienti all’interno e all’esterno consente un’infinita galleria di possibilità e di situazioni e lo splendido esempio di giardino all’italiana, unico giardino storico all’italiana affacciato sul Mediterraneo in Liguria, contiene un concentrato botanico di tutto il mondo.

Ad ogni sguardo si aprono delle mirabili visioni e i profumi che si colgono si intrecciano con quelli del mare in un’inebriante armonia. E’ un piacere per tutti i sensi.

La possibilità di pernottare in una delle 8 camere e suite, inoltre, trasmette agli ospiti un senso di privilegio e di esclusività ancora più spiccato. Un privilegio che per la sola stagione 2020 apre le sue porte per un fine settimana, un soggiorno più lungo, una vacanza, una fuga…nel privato dei suoi spazi e nel calore delle sue attenzioni.

 

Da meraviglia a meraviglia, proseguiamo verso la rinomatissima Santa Margherita Ligure per trovare la seicentesca Villa Durazzo: una location esclusiva con totale vista sul mare, dove poter celebrare anche il Rito Civile con valore legale negli angoli più romantici del giardino, nella balaustra affacciata sul Golfo o sotto il leccio secolare nel piazzale del pozzo gonzaghesco dal pavimento nel tipico mosaico ligure bianco- nero, denominato in genovese "risseau".

Un aperitivo itinerante tra gli arabeschi del Giardino all'Italiana vista mare, una cena romantica allestita sulla Terrazza genovese oppure nel Salone degli Stucchi, lo storico salone delle feste: ogni ricevimento può trovare il proprio percorso, da quelli più numerosi a quelli più intimi.

Inserita nel contesto di Villa Durazzo, si trova anche Villa San Giacomo: un piccolo gioiello affacciato sul mare dagli affreschi color pastello.

 

Abbiamo evocato ricevimenti esclusivi, ma cos’è un matrimonio senza una torta di nozze che si rispetti? Allora prima di proseguire salutiamo anche il duetto creativo di Red Carpet Cake Design, “atelier di alta pasticceria” nata dall’incontro di due personalità creative che condividono la passione per le arti e per la pasticceria: Marco viene dall’oreficeria e dalla lirica; Davide dalla scenografia e dalla danza.

Insieme progettano e realizzano torte e sculture edibili per occasioni speciali: con la maestria nella lavorazione della ghiaccia reale che li caratterizza. L’attenzione al dettaglio è articolata, complessa e multiforme come i loro ricchi percorsi formativi. Ogni opera nasce fondendo la qualità del prodotto con un design di presentazione molto curato, progettato e personalizzato per rendere l’opera unica, proprio come l’evento che viene chiamato a celebrare.

Una riflessione artistica che Davide, con l’aiuto di Marco, porta avanti anche nella sua produzione “extra cake” è il Body Caking®: un’arte performativa/pittorica che consiste nel decorare il corpo umano creando gioielli e tatuaggi con materiali commestibili come la ghiaccia reale e gemme di zucchero. Il Body Caking diventa quindi un’estensione innovativa della body art: gioca con materiali effimeri, rendendo l’opera stessa inevitabilmente temporanea…e a noi piace moltissimo!!!!!!!

 

Ma proseguiamo sul nostro itinerario ed arriviamo all’Esedra di Santo Spirito: un contesto agreste-nobiliare che comprende la casa del nobile, le case dei coloni, la chiesa ed il grande parco coltivato a uliveto e vigneto. 

Sorge in collina, circondato da alberi secolari, giardini fioriti, frutteti, orti. La vista è quella sul borgo marinaro, sulla Baia del Silenzio e Baia delle Favole e sul Golfo del Tigullio.

La bellezza di questa dimora storica è nelil ricevimento può realizzarsi completamente al suo interno: dalla preparazione degli sposi nelle camere al piano nobiliare alla cerimonia nella chiesa del borgo, dagli aperitivi nel parco alla cena sotto al grande gazebo. Le varie soluzioni e la vastità degli spazi offrono tante soluzioni all’interno di un unico evento.

La cucina interna segue la stagionalità nei menu proposti ed esalta le produzioni dell’Azienda Agricola all’interno della Tenuta, i cui prodotti diventano spesso golose bomboniere gourmand.

 

 

Lasciamo le dimore storiche, eredità delle grandi famiglie che hanno scritto la storia di questo territorio e non solo, per raggiungere le Cinque Terre, anch’esse rinomate in tutto il mondo per bellezza e straordinarietà, dove sentieri e centri abitati si alternano alla natura incontaminata del Parco Nazionale e le coste, ancora dense di vegetazione, della Riviera di Levante.

 

Tra questi paesaggi, si trova incastonato l’Agriturismo Cà du Ferrà Farm & Relax, il più vicino al mare dell’intera Liguria, che ti accoglie all’interno di antiche strutture immerse nel verde.

La sua storia comincia agli inizi dell’anno 2000, quando Aida e Antonio, commerciante d’abbigliamento lei, imprenditore edile lui, per fuggire dalla stressante routine che conducevano decidono di cambiare vita e di dedicarsi al turismo rurale, all’agricoltura e all’ambiente, amori che avevano sempre tenuto nel cassetto dei desideri e mai riposti. Negli anni acquistano diversi terreni e fabbricati rurali che piano piano iniziano a sistemare e ristrutturare, ed ecco così che dalle mani di Antonio e dalla fantasia creativa di Aida nascono “Il Casottino” e “Il Mulino”, recuperati con tenacia e passione da due strutture adibite al ricovero degli animali. Con i vecchi edifici vengono recuperati anche tutti i terreni abbandonati, ripuliti gli appezzamenti e piantumati a vigneto, che ora è in fase di riconversione dall’agricoltura convenzionale a quella biologica certificata.

In tutti questi anni persone da tutto il mondo hanno soggiornato al Cà du Ferrà Farm & Relax sperimentandone l’accoglienza sincera e genuina.

 

Andando poco oltre, ci fermiamo per la nostra ultima tappa in Liguria, all’Eremo della Maddalena, che sorge isolato sul colle alle spalle di Monterosso e guarda il mare.

Un antico monastero che mantiene il suo tratto introspettivo diventando cornice ideale per matrimoni intimi, condivisi.

Luogo in cui sentirsi a casa, in armonia con l’ambiente che ci circonda, proprio come lo è l’architettura storica: perfetto equilibrio tra uomo e natura.

 

 

E’ ora di ripartire verso l’ultima tappa di questo Wedding Tour: abbiamo aperto con una cittadina iconica e ci piaceva chiudere con un’altra che lo fosse altrettanto. Eccoci allora a Forte Dei Marmi ed in particolare a La Capannina di Franceschi.

Nacque nel 1929 dall’ideadi Achille Franceschi di ripulire un vecchio capanno sulla spiaggia e dotarlo di un banco bar per servire bevande e pasticcini, un grammofono a manovella per allietare i clienti e tavolini sui quali giocare a carte. Il locale riscosse un immediato successo e riuscì ad attirare clientela da tutta la penisola, contribuendo in modo determinante all’esplosione di Forte dei Marmi come meta turistica d’élite.

Durante gli anni Trenta era di moda sedersi ad un tavolo de La Capannina al tramonto e sorseggiare un Negroni. Non era raro trovarvi nobili quali Della Gherardesca, Rucellai, Rospigliosi e Sforza; poeti ed intellettuali del calibro di Repaci, Ungaretti, Montale, Levi e Pea. Negli anni del boom economico La Capannina ha rappresentato il ritrovo di grandi industriali, politici internazionali, divi del cinema e teste coronate.

Nel 1977 Gherardo Guidi e la moglie Carla ne acquisiscono la proprietà, consolidandone l’immagine fino ad oggi. In quegli anni molti artisti hanno legato il proprio nome a quello del mitico locale, trovandovi la consacrazione alla propria carriera: Gino Paoli con Sapore di Sale, Edoardo Vianello con Pinne fucile e occhiali e Bruno Lauzi con la sua Ritornerai hanno dipinto l’immaginario di un’epoca insieme a Ray Charles, Grace Jones, Gloria Gaynor, Billy Preston, Ornella Vanoni, Patty Pravo e così via.

Il terzo millennio si è aperto così come si è chiuso il precedente ed ha ritrovato La Capannina di Franceschi sotto le luci dei riflettori, al centro del mondo della musica e delle tendenze di moda, cucina, costume e, motivo per cui la citiamo, eventi privati.

 

  

Ringraziamo i nostri partner per la gradita partecipazione al #weddingtourinitaly

@whitenoteswesdingplanner @mauroadami

wnm

18 gennaio 2021

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Mara

 

Con oltre 400 matrimoni organizzati, Mara è Wedding Planner da 13 anni e fianco a fianco con partners e professionisti innamorati del proprio lavoro: l’idea creativa, il budget, il progetto, dettagli, precisione, affidabilità.

 


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